

Manca poco all’arrivo della festa più dolce dell’anno: San Valentino, la festa degli innamorati.
Se volete stupire il vostro partner con una sorpresa speciale, potreste mettervi ai fornelli e sfornare un dolce da gustare assieme, il cui nome non può essere più azzeccato per l’occasione: i baci di dama!
Sono un po' complicati da realizzare, ma ne varrà la pena e vi faranno fare un figurone: scopriamo assieme come prepararli!

Baci di Dama
Piccoli biscotti alla nocciola, perfetti da gustare con una tazzina di caffè
Ingredienti
- Dosi per 50-60 biscotti
Per i biscotti:- 200 g di burro ammorbidito
- 200 g di farina di nocciole o nocciole tritate
- 200 g di farina 00
- 150 g di zucchero semolato
- Un pizzico di sale
Per il ripieno:- 100 g di cioccolato fondente
- 200 g di pasta di nocciole (non zuccherata)
Procedimento
- In una ciotola, mescolate la farina di nocciole, la farina 00 e il sale, quindi mettete da parte.
- In un'altra ciotola, montate il burro e lo zucchero con una frusta elettrica fino a ottenere una consistenza cremosa. Aggiungete le farine e continuate a mescolare a velocità moderata fino a formare un impasto.
- Rimuovete l'impasto dalla ciotola, avvolgetelo in una pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno 2 ore.
- Quando è pronto, prendete piccoli pezzi di impasto e formate delle palline (8-10 g). Disponetele su una teglia foderata con carta da forno.
- Lasciate le palline di impasto a indurirsi nel congelatore per un'altra ora. È importante che siano ben sode prima della cottura!
- Preriscaldate il forno a 170° C, disponete le palline su una teglia foderata con carta da forno e cuocete per circa 15 minuti.
- Lasciatele raffreddare sulla carta da forno. Dopo la cottura, avranno una forma a semisfera.
- Fate fondere il cioccolato fondente a bagnomaria, quindi aggiungete gradualmente la pasta di nocciole.
- Quando il ripieno sarà raffreddato a temperatura ambiente e abbastanza denso, spalmatene un po' su un biscotto usando un cucchiaino, quindi unite un altro biscotto.
- Ripetete il processo fino a esaurire i biscotti.
- Una volta che il ripieno di cioccolato si sarà solidificato, i vostri baci di dama saranno pronti per essere gustati!
Suggerimento: cercate di mantenere i biscotti piccoli, in modo che cuociano in modo uniforme.
I Baci di dama: i biscotti più romantici al mondo
Sono tra le eccellenze della pasticceria piemontese e dall’800 deliziano i palati dei più golosi. Come spesso accade nel mondo della cucina, le origini delle preparazioni più famose si perdono in una nebbia che mescola magicamente storia e leggenda e i baci di dama non fanno eccezione. Per rintracciare i loro natali dobbiamo idealmente percorrere i corridoi dei palazzi reali dei Savoia: qui, Re Vittorio Emanuele II chiese ai suoi fidati cuochi di presentargli un dolce nuovo, dal sapore e dalla forma mai visti prima.
E fu così che nacquero i baci di dama, i caratteristici pasticcini dove due piccoli biscotti friabili si uniscono in una sorta di bacio, tenuti assieme da una velo di gustosa crema al cioccolato fondente.
Fuori dalla leggenda, i baci di dama provengono da Tortona, comune piemontese in provincia di Alessandria.
Le varianti dei Baci di dama
Nel corso del tempo la ricetta originale ha subito variazioni e aggiustamenti. A inizi ‘800 il cavalier Stefano Vercesi sostituì le nocciole con le mandorle, più raffinate ma anche più costose, creando i cosiddetti “baci dorati”. Un’altra variante, i Baci di Alassio, fu ideata da Pasquale Balzola e prevede l’aggiunta di cacao e miele nell’impasto.
Le origini della festa di San Valentino dai Lupercalia
La festa di San Valentino ebbe origine nel 496 d.C. per volontà del papa Gelasio I. Come spesso è accaduto nella storia, anche per questa celebrazione ci troviamo di fronte a un “adattamento” cristiano di una festività pagana. Nello specifico, l’odierna festa di San Valentino sarebbe una versione moralizzata e annacquata dei ben più sfrenati e trasgressivi Lupercalia, le celebrazioni pagane in onore del dio della fertilità Luperco che si tenevano il 15 febbraio.
Omaggiare il proprio partner con un mazzo di fiori o una confezione di dolcetti, com’è consuetudine oggi, allora non era contemplato: lì, durante il culmine dei festeggiamenti, le donne romane si lasciavano percuotere a colpi di fascina da aitanti giovani che percorrevano le strade nudi o coperti solamente da una striminzita gonna di pelle. Il rito peccava certamente di romanticismo, ma a quei tempi si credeva che propiziasse la fertilità.
Dai Lupercalia all’odierna festa di San Valentino
Simili festeggiamenti, come è facile intuire, non potevano essere tollerati dalla morale cristiana e così papa Gelasio I decise di spogliare la festa da qualsiasi riferimento esplicito alla sessualità e di anticiparla al 14 febbraio, giorno di San Valentino, martire cristiano decapitato a Terni nel 274 d.C.
San Valentino, patrono degli innamorati
Su come San Valentino sia diventato il santo protettore degli innamorati le fonti non sono certe. Tuttavia, sembra che il legame tra il santo e l’amore si debba al poeta e scrittore inglese del XIV secolo Geoffrey Chaucer che nel suo poema “Il parlamento degli uccelli” associò per la prima volta San Valentino a Cupido.