Il suo colore giallo oro lo rende immediatamente riconoscibile; il suo sapore leggermente pungente e speziato stuzzica il palato in modo inconfondibile. Stiamo parlando del risotto alla milanese, piatto tipico della cucina lombarda conosciuto e amato in tutto il mondo.
Le origini del risotto allo zafferano
Sulle sue origini si rincorrono varie storie e leggende.
Secondo alcuni il famoso risotto giallo fu “inventato” nel Medioevo da una cuoca siciliana trapiantata a Milano che non trovando tutti gli ingredienti per fare gli arancini decise di sostituire la frittura con la cottura in pentola.
Invece, stando a un documento custodito nella Biblioteca Trivulziana, il risotto alla milanese sarebbe stato inventato nel 1574 per iniziativa di un pittore (soprannominato, guarda caso, Zafferano) che aggiunse la spezia gialla al riso destinato a un banchetto di nozze.
All'epoca il riso veniva condito solo con burro e quel risotto, così particolare, venne accolto inizialmente con diffidenza dai commensali ma fu poi molto apprezzato non solo per il suo gusto saporito, ma anche per il suo colore giallo oro, simbolo di ricchezza e buon auspicio.
La ricetta del risotto alla milanese
Qui vi proponiamo la ricetta del risotto allo zafferano della nostra storica Cesarina Annamaria.
Risotto alla milanese
Divertiti a preparare questo piatto: uno più rappresentativi della cucina lombarda
Ingredienti
- Riso (carnaroli, arborio o vialone nano) 360 g
- Brodo di gallina 1.500 ml
- Burro 80 g
- Parmigiano 4 cucchiai
- Scalogno ½
- Zafferano 1 bustina
Procedimento
- Tagliate lo scalogno a pezzetti (grandi come un chicco di riso) e fatelo appassire in 50 gr di burro. Aggiungete quindi il riso, alzate la fiamma e versate mezzo bicchiere di vino bianco secco. Lasciate evaporare il vino.
- Dopo di che aggiungete due mestoli di brodo caldo, abbassate la fiamma e fate cuocere aggiungendo di tanto in tanto un mestolo di brodo affinché il riso risulti sempre coperto.
- Dopo 5 minuti aggiungete una bustina di zafferano. Cuocete fino a che il riso non sia “al dente”.
- Spegnete la fiamma, aggiungete un po’ di brodo (se necessario) e mantecate con il burro rimasto e il parmigiano.
- Coprite la padella con il coperchio e lasciate riposare per un paio di minuti per permettere al riso di arrivare a cottura perfetta.
La ricetta dell’ossobuco in gremolada
Il solo risotto non vi basta? Ecco qui un altro regalo della Cesarina Annamaria che condivide con noi la sua ricetta per preparare il famoso ossobuco in gremolada, ottimo per accompagnare il risotto alla milanese.
Ossobuco in gremolada
Un piatto antico e pieno di gusto per accompagnare il risotto alla milanese
Ingredienti
- 4 ossobuchi (di manzo o di vitello in base alle proprie preferenze)
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 2 spicchi di aglio
- 1 cipolla piccola
- 1 mestolo di brodo (di gallina o anche vegetale)
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- Olio extravergine di oliva
- Sale
- Scorza di 1 limone biologico
- 5 gambi di prezzemolo
Procedimento
- Scaldate l’olio in una padella larga e rosolate bene gli ossibuchi da entrambi i lati.
- Sempre con la fiamma alta sfumate con un bicchiere di vino bianco.
- Quando il vino è ben evaporato, aggiungete le verdure (carota, sedano, cipolla e uno spicchio d’aglio) tagliate a brunoise (dadolata piccola).
- Portate il fuoco a fiamma bassa e lasciate cuocere per un paio d’ore con la padella coperta, avendo l’accortezza di aggiungere un po’ di brodo caldo quando la preparazione si asciuga troppo.
- Regolate con il sale. Spegnete il fuoco e fate riposare la carne per 5/10 minuti. Prima di servire cospargete con un trito di prezzemolo, aglio e scorza di limone.