La storia racconta che la ricetta originale dello Scrigno di Venere nacque dall'ingegno dello Chef Evio Battelani del ristorante “Al Catunzein” di Bologna. Evio, infatti, si divertiva a far scoprire i segreti del suo scrigno boccone dopo boccone, senza svelarne prima il contenuto.
Il legame con il capoluogo emiliano è presto detto se si considerano gli ingredienti che compongono questo particolare timballo cotto al forno. Infatti questo primo piatto, che in realtà potrebbe anche essere classificato come piatto unico, altro non è che un cestino di pasta brisé contenente tortellini, ragù, besciamella e parmigiano reggiano.
Perché il riferimento a Venere?
Il riferimento a Venere deriva direttamente dalla storia dell’origine “divina” del tortellino. Tra le varie leggende sull’origine di questa famosa pasta ripiena, infatti, una ha carattere mitologico e vede per protagonista la stessa dea della bellezza.
Si narra che durante la guerra tra Modena e Bologna a causa della “Secchia rapita”, Venere, Bacco e Marte correndo in aiuto di Modena, trovarono ristoro presso la locanda Corona (tutt’ora esistente) di Castelfranco Emilia.
Il mattino seguente Marte e Bacco si allontanarono dalla locanda lasciando Venere dormiente, la quale al risveglio, chiamando il locandiere, sfoggiò il suo ombelico.
L’uomo, ammaliato dalla forma perfetta di quell’ombelico, tentò di riprodurne le fattezze creando così il celebre tortellino.
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