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Lo Sfincione, un lievitato che narra la storia, la tradizione e la cultura della gastronomia palermitana, dall’aspetto rustico, alto e soffice e che si distingue per i suoi sapori intensi e vivaci proprio come la Sicilia stessa.
È considerato una specialità simbolo dello street food del capoluogo Siciliano, che da sempre allieta i palati dei palermitani e non solo.
Lo Sfincione è davvero una delizia a cui non si può resistere e probabilmente richiama nei ricordi d’infanzia di alcuni il cosiddetto "Sfincionaro", colui che si aggirava per le strade della città con il suo ape urlando: "Chi cciàvuru! Càvuru, càvuru", che in siciliano significa "Che profumo! Caldo, caldo".
Dove è nato lo sfincione?
Si narra che furono le suore del Monastero di San Vito di Palermo intorno al Settecento a creare lo Sfincione. Le Monache Francescane, in occasione delle festività, ebbero l’idea di preparare un piatto diverso dal solito pane che si mangiava tutti i giorni e per arricchirlo decisero di aggiungere all’impasto una serie di prodotti tipici della tradizione contadina: pomodoro, cipolle, acciughe, caciocavallo siciliano e origano.
L'origine del nome Sfincione
L’origine del nome “Sfincione” non è certa ma le teorie rimandano al termine “spugna” che richiama la sofficità e la consistenza del suo impasto. Trattandosi di un piatto povero e facilmente realizzabile con pochi ingredienti, si sarebbe poi diffuso nella cucina casalinga, dove le massaie lo preparavano in occasione delle festività natalizie oppure durante la festa di fidanzamento in casa della sposa.
Sfincione: street food ante litteram
Con il tempo è diventato talmente popolare da conquistarsi il titolo di primo street food palermitano, venduto per le piazze, sui carretti agli angoli delle vie e nei mercati della città e ha assunto una tale importanza nella cultura gastronomica siciliana da venire inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT).
Ne esiste anche una variante bianca, lo Sfincione bianco di Bagheria, tipico dell’omonima cittadina e che prevede, in sostituzione della salsa di pomodoro, l’aggiunta di tuma (o ricotta fresca) e di mollica.
Vi lasciamo con la ricetta dello Sfincione della Cesarina Rosa Maria di Palermo, preparato proprio come si faceva nella casa dei suoi genitori.
Provatela, vi conquisterà al primo assaggio!
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Lo Sfincione Palermitano
Un lievitato rustico, alto e soffice davvero irresistibile: uno dei simboli della gastronomia e dello street food palermitano.
Ingredienti
- Per la pasta:
- 500 g di farina 00
- 50 g di strutto
- 50 g di zucchero
- 12 g di sale
- 25 g di lievito di birra fresco
- 250 g di acqua a temperatura ambiente
Per la salsa di cipolle: - 1 kg di cipolle bianche
- 700 g di passata di pomodoro
- sale e pepe
- olio extravergine d’oliva
Per completare lo Sfincione: - 100 g di caciocavallo fresco
- 50 g di pangrattato
- 50 g di parmigiano grattugiato
- 10 g di origano fresco
Procedimento
Per la pasta:
- Sciogliete il lievito di birra in un pò d’acqua tiepida, prelevata dalla quantità totale prevista di 250 g;
- In una planetaria versate la farina 00 e lo strutto e iniziate a impastare aggiungendo gradualmente prima l'acqua con il lievito sciolto e successivamente il resto degli ingredienti;
- Aggiungete per ultimo lo zucchero e il sale;
- Lavorate l’impasto per almeno 10 minuti;
- Trasferite l’impasto in una ciotola coprendolo con la pellicola trasparente e lasciatelo lievitare per 2 ore in forno spento;
- Dopo il periodo di lievitazione, ungete una teglia da forno di 60 cm di diametro e trasferite l’impasto sulla teglia allargandolo delicatamente con le mani. E’ importante non utilizzare il mattarello.
Per la salsa di cipolle: - Tagliate finemente le cipolle e mettetele a cuocere a fuoco basso con un bicchiere d’acqua;
- Dopo circa mezz’ora, o una volta che saranno diventate morbide, aggiungete l’olio extravergine di oliva e lasciate soffriggere per 10 minuti;
- Aggiungete la passata di pomodoro, il sale e il pepe, proseguendo la cottura per altri 30 minuti;
- Al termine, rimuovete la salsa dal fuoco e passatela con un mixer fino a quando non otterrete una consistenza cremosa.
Per completare lo Sfincione: - Coprite la pasta stesa nella teglia prima con il caciocavallo, premendo leggermente con le dita per assicurarvi che aderisca bene all'impasto e poi con il condimento di salsa e cipolle;
- Cospargete il tutto con pangrattato e parmigiano grattugiato, terminando con una spolverata di origano fresco;
- Posizionate la teglia in forno spento e lasciate lievitare l'impasto per un’altra ora;
- Accendete il forno a 180°C, impostandolo sulla modalità ventilata e cuocete per circa 30 minuti senza aprire lo sportello durante la cottura.
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