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Cliente mette prodotti in cestino della spesa

Giornata Internazionale contro gli sprechi alimentari

Il 29 settembre si celebra la V edizione della Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari. Istituita nel 2019 per iniziativa di FAO e Unep, a partire dal 2020 la giornata contro gli sprechi di cibo si tiene a fine settembre con lo scopo di sensibilizzare organizzazioni governative, istituzioni private e l’opinione pubblica su questo tema sempre più centrale, visto che le risorse del nostro pianeta si stanno assottigliando in modo preoccupante.

L’obiettivo di questa sensibilizzazione? Dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030. Si tratta di un traguardo sfidante, ma non impossibile da raggiungere se tutti noi adottassimo dei comportamenti virtuosi nella nostra quotidianità.

Banner della campagna FoodWasteEU

Ed è proprio tra le mura domestiche che possiamo iniziare a fare la differenza, inserendo nella nostra dieta le cosiddette “ricette del riciclo”, cioè preparazioni basate sugli avanzi di cibo che, senza rinunciare al gusto, ci permettono di salvaguardare l’ambiente e, perché no, pure il portafoglio. Vi proponiamo qui una ricetta “povera”, ma assolutamente sfiziosa che potete preparare con il pane avanzato: i Malfatti mantovani.

Consigli antispreco

Ecco qualche semplice consiglio che ognuno di noi può mettere in pratica per ridurre lo spreco di cibo.

  • Spesa: evitate gli acquisti di impulso (come quelli incentivati dalla offerte 3x2) e pianificate la spesa andando al supermercato con una lista di cose da comprare;
  • Sottovuoto: se non riuscite a resistere all’acquisto d’impulso, la tecnica del sottovuoto potrebbe arrivare in vostro soccorso. Molti supermercati offrono questo servizio, oppure potete acquistare la macchina per creare il sottovuoto e usarla comodamente a casa vostra;
  • Cucina: non eccedete nelle quantità. In linea di massima non dobbiamo sfamare un esercito, ma se qualcosa rimane, potete sempre conservarlo per qualche giorno in frigorifero. L’importante è che non facciate diventare questa pratica un’abitudine, perché il più delle volte il cibo riposto in frigorifero finisce dritto dritto nella spazzatura, invece di essere consumato;
  • Frigorifero e freezer: nel frigorifero disponete gli alimenti in modo tale che quelli a scadenza più lontana siano collocati nel fondo del vano, lasciando in primo piano i cibi a scadenza più ravvicinata. Se vi accorgete di avere prodotti freschi che verosimilmente non riuscirete a mangiare a breve, divideteli in porzioni e metteteli nel freezer così da allungarne la vita;
  • Data di scadenza: “da consumarsi entro il” è diverso da “da consumarsi preferibilmente entro il…”: nel primo caso l’alimento è idoneo al consumo fino al giorno indicato; nel secondo caso la data indica fino a quando il prodotto conserva le sue qualità specifiche. In quest’ultimo caso gli alimenti risultano idonei al consumo anche successivamente al giorno indicato;
  • Donate il cibo: se vi rendete conto di non riuscire a finire del cibo prima della scadenza, considerate di condividerlo con amici o vicini;
  • Brutti ma buoni: non gettate il cibo troppo maturo o ammaccato, ma utilizzatelo per preparare succhi di frutta e zuppe;
  • Ricette: utilizzate avanzi e scarti come bucce di patata, insalata appassita, pane secco, gambi di vegetali, come ingredienti per preparare ricette povere ma ricche di gusto;
  • Compostaggio: se qualcosa proprio non è più edibile, invece di buttarlo potete sempre trasformarlo in ”cibo” per il giardino… e le piante vi ringrazieranno!

Rifiuti alimentari, bidoni raccolta differenziata, scarti di cibo da riutilizzare


Un po’ di numeri sullo spreco alimentare

È stato calcolato che al mondo si sprecano mediamente 74 kg di cibo a testa ogni anno, un dato impressionante se si pensa che attualmente 783 milioni di persone (ovvero più degli abitanti di Europa e Stati Uniti messi assieme) sono in emergenza alimentare.

Gettare via il cibo non significa solo negarlo come mezzo di sostentamento per le persone in difficoltà, ma significa anche bruciare il valore della terra e dei processi produttivi che sono stati necessari per la sua realizzazione. Secondo alcune stime 1,4 miliardi di superficie agricola vengono utilizzati ogni anno per produrre cibo che verrà poi mandato al macero; il 14% di cibo prodotto (per un valore pari circa a 400 miliardi di dollari) viene perso tra raccolto e vendita, mentre il 17% della produzione agroalimentare globale viene sprecato.

Carrello della spesa in supermercato


Il popolo più virtuoso e gli alimenti più sprecati

Un sondaggio del 2021 di Waste Watcher International, Osservatorio promosso da Ipsos e Università di Bologna sugli sprechi alimentari delle otto economie del G8, ha conferito la corona di popolo più virtuoso agli italiani. Con i loro 500 gr di cibo pro capite settimanale (un terzo rispetto agli statunitensi), gli italiani sono il popolo che spreca di meno e il trend è addirittura in decrescita (complice però anche l’inflazione col conseguente aumento dei prezzi). Gli abitanti dello Stivale prestano particolare attenzione sia alle date di scadenza, sia al riutilizzo degli avanzi in cucina.

Per quanto riguarda il cosa si spreca, la lista vede la frutta fresca al primo posto con Italia (33%) e Spagna (40%), seguite da Germania (30%) e Stati Uniti (32%). Al secondo posto ci sono le insalate con l'Italia al 24% e la verdura in Olanda, ma anche cipolle, aglio e tuberi in Francia e Spagna. In Germania invece si gettano per lo più affettati e pane confezionato.

Paesaggio di campagna con campo e albero sullo sfondo

Esperienze dal carattere rustico

Noi di Cesarine ci impegniamo affinché i piatti poveri della tradizione contadina italiana vengano preservati. Piatti semplici, preparati con i prodotti stagionali che la terra offre, ma comunque ricchi di gusto, appetitosi e soprattutto sani. Scopri le nostre esperienze enogastronomiche dal sapore più rustico e autentico!

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