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Vincisgrassi

Vincisgrassi: il sapore autentico delle Marche in sette strati

Rustici, ricchi, decisi. I Vincisgrassi non sono solo un piatto, ma un vero racconto di identità marchigiana a strati. Questa sontuosa pasta al forno, che ricorda le lasagne ma ne custodisce un'anima ben più intensa e territoriale, è da sempre protagonista delle tavole domenicali, dei pranzi in famiglia e delle sagre di paese – come la celebre “Sagra de li vincisgrassi cotti su lu furnu a legne” che ogni giugno anima Monte Urano, in provincia di Fermo.

Dietro questo piatto c’è una storia affascinante, che mescola leggende e testimonianze storiche. Si narra che il nome derivi da un generale austriaco, Windisgraetz (o Windish Graetz), impegnato nella difesa di Ancona contro le truppe napoleoniche nel 1799. Ma i primi indizi concreti della ricetta risalgono a un paio di decenni prima, nel 1776, grazie al libro "Il cuoco maceratese" di Antonio Nebbia. Non a caso, proprio nella provincia di Macerata si tramanda la versione originale, impreziosita da ingredienti nobili e pregiati.

Riconosciuti come Specialità Tradizionale Garantita, i Vincisgrassi sono molto più che una variante delle lasagne emiliane. Il loro ragù è un inno alla complessità: un mix di carni diverse – spesso con l’aggiunta delle rigaglie di pollo – tritate grossolanamente e profumate con spezie decise come noce moscata e chiodi di garofano. A impreziosirli, una besciamella più soda del solito, che dona struttura e cremosità, e l’immancabile parmigiano grattugiato tra gli strati, sette: questo è il numero magico. La tradizione vuole infatti che i fogli di pasta all’uovo siano rigorosamente sette, come a voler scandire ogni livello di gusto con un ritmo preciso e rassicurante.

Ogni famiglia custodisce gelosamente la propria versione dei Vincisgrassi. Nessuna è uguale all’altra, ma tutte raccontano la stessa storia: quella di un piatto che sa di casa, di festa e di orgoglio marchigiano. E ora, è arrivato il momento di prepararli insieme.

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San Severino Marche, Marche

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Vincisgrassi, dettaglio

Vincisgrassi

Un piatto simbolo delle Marche, ricco e dal sapore inconfondibile

DifficoltàFacile
Tempo preparazione45m
Tempo cottura30m
Porzioni4
CostoBasso

Ingredienti

  • Per la sfoglia:
  • 3 uova
  • 60 g di semolino
  • 240 g di farina di grano duro

  • Per il condimento:
  • Olio EVO q.b.
  • 1 costa di sedano
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 1 fettina di lardo di prosciutto
  • Qualche ossa (possibilmente di pollo, maiale e manzo)
  • 200 g di rigaglie di pollo
  • 300 g di macinato misto (vitello, tacchino, suino)
  • 300 g di nervetti
  • Sale q.b.
  • Maggiorana q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • ½ bottiglia di passata di pomodoro
  • Due noci di burro

  • Per la besciamella:
  • 80 g di burro
  • 8 cucchiai di farina
  • 1 l di latte
  • Sale q.b.
  • Noce moscata q.b.

Procedimento

Per la sfoglia:

  • Su una spianatoia fate una fontana con la farina e al centro mettete le uova e il semolino.
  • Impastate tutti gli ingredienti e stendete una sfoglia abbastanza sottile. All’ultimo giro di mattarello tagliate la sfoglia in rettangoli e adagiateli sopra una tovaglia.
  • Lasciateli asciugare coprendoli con un’altra tovaglia.


Per il condimento:

  • Fate soffriggere in olio le verdure e il lardo di prosciutto tritati, aggiungete le ossa, le rigaglie e le altre carni, salate e aromatizzate con maggiorana e peperoncino.
  • A cottura ultimata, togliete le ossa e tagliate a piccoli pezzetti le rigaglie.
  • Rimettete tutto in pentola con la passata di pomodoro e una noce di burro, cuocendo a fuoco lento.


Per la besciamella:

  • Sciogliete il burro in una casseruola. Unite poi la farina e fate rosolare fino a ottenere un composto di color nocciola. Aggiungete a poco a poco il latte caldo e fate addensare. Una volta terminata la cottura, aggiungete il sale e la noce moscata. 


Composizione:

  • Ungete una pirofila con burro e adagiate i primi pezzi di sfoglia, già bolliti in acqua salata per pochi minuti, fatti raffreddare in acqua fredda e asciugati.
  • Condite ogni strato di pasta con il sugo precedentemente realizzato e parmigiano reggiano grattugiato. Continuate in questo modo finché la pirofila è quasi piena. L’ultimo strato di pasta va ricoperto di besciamella.
  • Cuocete in forno (meglio se a legna) a 200°C per circa 30 minuti.
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