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Le Chiacchiere

Inizia il conto alla rovescia che ci porta al periodo più pazzo e divertente dell’anno: il Carnevale! È la grande festa delle settimane invernali antecedenti la Quaresima, una festa attesa con impazienza da tutti, grandi e piccini. Perché Carnevale è tutto un tripudio di maschere, stelle filanti, coriandoli e anche (e forse soprattutto) dolci irresistibili. Quasi sempre fritti, questi dolci sono una tentazione a cui ci si abbandona almeno una volta all’anno senza troppi sensi di colpa. Ogni regione ha le sue tradizioni e percorrendo lo Stivale incontriamo le castagnole, la pignolata, gli strufoli, il migliaccio, solo per citarne alcuni.

Noi iniziamo a prepararci al Carnevale con delle deliziose Chiacchiere seguendo la ricetta della nostra Cesarina Anna di San Quirico d’Orcia.

Foto composita Cesarina Anna e Chiacchiere di Carnevale

I mille nomi delle Chiacchiere di Carnevale

Le Chiacchiere sono uno dei dolci più tipici di Carnevale e si possono trovare in ogni regione italiana. Sebbene ovunque siano preparate pressoché con gli stessi ingredienti, a seconda della zona assumono forme e nomi differenti: nel centro-sud si chiamano "chiacchiere", in Piemonte e Liguria “bugie”, nelle Marche “sfrappe”, in Emilia “sfrappole”, in Sardegna “maragivlias”, sulla costa romagnola “fiocchetti”. E questi sono solo alcuni degli infiniti modi per indicare questo dolce.  

Perché si chiamano “Chiacchiere”?

Ma da dove deriva il nome “chiacchiere”? La leggenda tira in ballo la regina Margherita di Savoia: la sovrana stava chiacchierando amabilmente quando a un certo punto si interruppe, presa dai morsi della fame. Chiese allora al suo fidato cuoco di corte, Raffaele Esposito, di prepararle un dolce. Questi le preparò delle frittelle e, ispirato da quella situazione, le presentò con il nome di “chiacchiere”.

Le origini delle Chiacchiere di Carnevale

Le Chiacchiere hanno origini antichissime. Venivano preparate già in epoca romana per celebrare i Saturnali. Si chiamavano frictilia: erano dolci fatti con uova e farina e fritti nello strutto. Se ne producevano grandi quantità perché gli ingredienti non costavano molto ed erano molto veloci da preparare. La tradizione di friggerle nel grasso animale è arrivata fino a noi, tuttavia al giorno d’oggi si è diffusa la consuetudine di cuocerle in olio o, per una versione più leggera, in forno.

Chiacchiere di Carnevale

Chiacchiere

Le croccanti sfoglie tipiche del Carnevale

DifficoltàMedia
Tempo preparazione30m
Porzioni8
CostoBasso

Ingredienti

  • 300 g di farina 00
  • 40 g di zucchero
  • 2 uova medie
  • 60 g di latte
  • 30 g di burro fuso
  • 2 cucchiai di vin santo o rum
  • Buccia grattugiata di 1 limone
  • 1 pizzico di sale
  • Olio di semi di arachidi per friggere
  • Zucchero a velo per guarnire

Procedimento

  • Disponete la farina, mescolata con lo zucchero e un pizzico di sale in una ciotola; fate un buco al centro e ponete le uova, il burro fuso, la buccia di limone, il liquore e mescolate con la forchetta i liquidi partendo dal centro, inglobando piano piano la farina.
  • Quando i liquidi sono stati assorbiti e avrete ottenuto un impasto cremoso, aggiungete il latte. Amalgamate tutti gli ingredienti prima girando con la forchetta, poi proseguendo a mano, fino a ottenere un impasto che si stacca dalla parete della ciotola.
  • Formate una palla, avvolgetela in una pellicola e lasciate riposare 30 minuti a temperatura ambiente.
  • Trascorso il tempo di riposo, prelevate una piccola porzione di impasto (lasciate il restante sempre avvolto nella pellicola) e appiattitelo con il mattarello o la macchinetta fino a ottenere uno spessore di 2 mm.
  • Con una rotella dentellata rifilate i bordi e poi tagliate la sfoglia in tanti quadrati o rettangoli.
  • Friggete le chiacchiere nell'olio ben caldo e quando sono dorate, scolatele e mettetele su carta assorbente.
  • Completate con una spolverata di zucchero a velo.

Le esperienze di Cesarine dedicate al Carnevale

I coriandoli, i costumi, le parate, i carri, i dolci... in una parola "carnevale", quella festività capace di stregare grandi e piccini. Tra strufoli, chiacchiere, frittelle e castagnole, esplora le migliori esperienze di Cesarine dedicate alle settimane più pazze dell'anno, dove la regola è una sola: divertirsi!

Le Origini del Carnevale tra Sacro e Profano

Le origini del nostro Carnevale risalgono a tempi antichi, precisamente all'epoca dell'antica Roma, quando a febbraio si celebravano i Saturnali. Era un periodo di gioia, dedicato alla celebrazione della fertilità della terra che, dopo il riposo invernale, tornava a nutrire uomini e animali. Lo spirito dei Saturnali era molto simile a quello del nostro Carnevale: banchetti, balli, uso di maschere per nascondere la propria identità e sospensione temporanea delle gerarchie sociali. Insomma, era un momento per lasciarsi andare: non a caso i Romani dicevano "semel in anno licet insanire" ("una volta all’anno è lecito impazzire").
La parola "Carnevale" deriva da "carne levare", che significa "eliminare la carne" e si riferisce al giorno che precede l'inizio della Quaresima, periodo in cui si smette di mangiare carne per osservare i 40 giorni di digiuno che precedono la Pasqua.

Dal Medioevo a oggi

Anche se fu brevemente vietato durante il regno dell'imperatore Costantino perché considerato una festa pagana, il Carnevale continuò a rallegrare l'inizio di ogni anno durante il Medioevo, raggiungendo il suo apice durante il Rinascimento, quando Lorenzo il Magnifico introdusse la tradizione delle sfilate in maschera su carri allegorici.

Foto composita Carri di carnevale


Oggi, ogni regione italiana ha il suo Carnevale, ma alcuni elementi sono sempre presenti: colori, gioia e spensieratezza sono le caratteristiche principali di ogni Carnevale. Venezia ospita il Carnevale più famoso d'Italia, conosciuto in tutto il mondo per le sue elaborate maschere e i costumi finemente ricamati, veri capolavori d’arte che lasciano milioni di turisti senza parole mentre affollano i canali per godersi lo spettacolo. Viareggio, invece, è celebre per i suoi magnifici e complessi carri allegorici, mentre Ivrea ospita la famosa battaglia delle arance. Meno noto ai più è il Carnevale di Fano, ma questa festa delle Marche merita una menzione come il Carnevale più antico d'Italia: la prima edizione risale infatti al 1347.

Maschere di Carnevale - Venezia

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