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Torta Putana, dolce tipico vicentino

Un tipico dolce vicentino dal nome… audace!

Oggi vi presentiamo la ricetta per preparare una torta dal nome a dir poco bizzarro che potrebbe fare storcere il naso ai benpensanti: la Torta Putana.
No, tranquilli: “a Putana” in questo caso non è una parolaccia, ma solo un’esclamazione che ha dato il nome a questo dolce tipico della tradizione contadina vicentina. 

È una ricetta antispreco che vi permetterà di dare una seconda vita al pane raffermo evitando di buttarlo nella spazzatura, il che oltre a salvaguardare il portafoglio è anche un gesto dal profondo significato etico. Ma da dove deriva questo nome così insolito?

Le origini di un nome bizzarro

Secondo la vulgata popolare, il nome “torta putana” deriverebbe da un fatto di cronaca avvenuto in un noto ristorante vicentino in Piazza delle Erbe. Il ristoratore aveva creato un dolce a cui però non aveva ancora dato un nome. Era novembre e a un certo punto mancò la luce, cosa che capitava piuttosto di frequente in passato durante i mesi invernali. Proprio in quel momento, nel silenzio e nell’oscurità più completa, si udì un forte rumore di piatti rotti. Tornata la luce, si scoprì la causa del rumore: un cameriere che stava portando in sala la torta, ordinata da un cliente distinto e taciturno, era inciampato facendo cadere il piatto per terra. Tuttavia, fortuna volle che il dolce finisse intatto sul tavolo di quel signore che l’aveva ordinato. “La putana!”, esclamò il cliente, decisamente sorpreso. Fu a quel punto che il ristoratore, con un grande sorriso, sentenziò: “Ecco il nome della mia torta!”.

Torta Putana, dolce tipico vicentino

Torta Putana

Classico dolce veneto a base di pane raffermo

DifficoltàFacile
Tempo cottura50m
CostoBasso

Ingredienti

  • 300 g di pane vecchio
  • 1150 g di latte intero
  • 250 g di zucchero
  • 300 g di mele
  • 125 g di uvetta
  • 125 g di fichi secchi (facoltativi)
  • Buccia di limone e arancia
  • 30 ml di grappa o rum

Procedimento

  • La sera prima affettate il più finemente possibile il pane e mettetelo in un’ampia ciotola. Irroratelo con il latte tiepido, quindi coprite con un canovaccio e lasciate riposare in frigorifero sino al giorno dopo.
  • Il mattino successivo, con una frusta o un frullino (ma potete anche usare le mani) sbattete energicamente il pane, che avrà assorbito tutto il latte, in modo da ottenere una specie di crema bianca e omogenea.
  • Unitevi una alla volta le uova intere, quindi lo zucchero, due cucchiaiate di rum, la scorzetta grattugiata di mezzo limone e di mezza arancia, il burro tiepido sciolto a bagnomaria, i cedri tagliati a pezzetti (oppure le mele e i fichi secchi), l'uvetta ben scolata dall'acqua di ammollo, il rum (o la grappa).
  • Mescolate vigorosamente dopo l'aggiunta di ogni ingrediente, in modo che il tutto sia ben omogeneo.
  • Imburrate e cospargete di pangrattato o farina una tortiera del diametro di 26 cm e versate in essa il composto.
  • In cima cospargete zucchero in abbondanza così che si formi una crosticina.
  • Cuocete a una temperatura di circa 160°C per circa 50 minuti.

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