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Ricetta della piadina romagnola

La Piadina Romagnola: una ricetta senza tempo

La Piadina Romagnola o Piada, fatta con semplici ingredienti che hanno dato vita alla regina della gastronomia romagnola: farina, acqua, strutto o olio extravergine d’oliva, bicarbonato o lievito, sale e acqua, tanto che, nel 2014 l’Unione Europea l’ha inserita tra i marchi con indicazione geografica protetta (IGP).

Celebrata da poeti e musicisti, da Giovanni Pascoli che l’ha decantata nella poesia “La Piada” fino a Raoul Casadei, pilastro della musica romagnola, e Samuele Bersani che cantava “Hai più pensato a quel progetto di esportare la Piadina Romagnola?”; è un’icona di gusto e semplicità e chi fa un viaggio in Romagna non può non assaggiarla almeno una volta perchè… una Piadina tira l’altra! Se la Piadina Romagnola ha avuto così tanto successo un motivo ci sarà!

Quando è nata la piadina romagnola?

Nata in tempi antichi, affonda le proprie radici nella cultura rustica e contadina e nel tempo si è trasformata nel cibo più amato e richiesto da tutti. Le origini della Piadina Romagnola sono da ricercare intorno al 1200 A.C., sulle tavole della povertà. Le prime tracce provengono da lontano, dal tempo degli antichi Etruschi, un popolo che era solito cuocere impasti a base di acqua e farina di cereali. Tale abitudine fu in seguito molto apprezzata dai Romani per la sua grande praticità, rapidità nella cottura e validità come sostituto del pane. 

Nel corso del Medioevo, inizia poi a diffondersi anche tra il popolo contadino perché era considerato un cibo semplice ed economico, in quanto era un’ottima alternativa al pane e poteva essere realizzata con altri cereali che non venivano tassati.

Cos’è la piadina Romagnola?

La pida se parsot la pis un po ma tot, dice un detto romagnolo, che tradotto significa: “La piada con il prosciutto piace un po’ a tutti”.
A nord di Rimini, Cesena, Forlì e Ravenna, si mangia la Piadina, da Rimini a Cattolica si mangia la Piada. Ma che differenza c’è? La Piadina Romagnola Riminese è più larga e sottile con uno spessore fino a 3 mm e un diametro da 23 a 30 cm, risulta essere più morbida e flessibile mentre la Piadina Romagnola è più piccola, con uno spessore da 4 a 8 mm e un diametro da 15 a 25 cm e per questo risulta essere più rigida e compatta.

Gustosa, appetitosa e pratica, grazie al suo carattere fortemente versatile è difficile non trovare l’abbinamento ideale perché le combinazioni possibili sono tantissime! Perfetta per essere consumata in qualunque occasione: un pranzo, una cena, un aperitivo in compagnia, uno spuntino veloce o un picnic all’aria aperta.

Vi lasciamo due ricette della Cesarina Patrizia di Rimini con cui potrete preparare e farcire come preferite delle sfiziose Piadine Romagnole tradizionali adatte per qualsiasi occasione. Una prevede l’utilizzo dello strutto e l’altra dell’olio extravergine d’oliva.


Date libero sfogo alla vostra fantasia!

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