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Bologna vista dall'alto

La cucina emiliana

L'Emilia è una delle regioni italiane più ricche dal punto di vista gastronomico. Nella sua cucina tipica c'è davvero qualcosa per tutti i gusti: il filo conduttore è un sapore intenso e ricco, che pervade antipasti, salumi e secondi piatti, e che, insieme alla tradizione della pasta fresca fatta a mano, ha reso questa cucina un simbolo della cultura italiana in tutto il mondo. Ma cosa rende la cucina emiliana davvero unica?

Storia e origini

La cucina emiliana ha una lunga storia, profondamente legata agli avvenimenti e alle tradizioni locali. L'evoluzione di questa cucina è stata influenzata dalla posizione geografica della regione e dalla Via Emilia, una strada che ha da sempre favorito gli scambi commerciali e le contaminazioni gastronomiche.

La pianura emiliana è sempre stata una terra ricca di risorse agricole: cereali e viti sono da sempre coltivati in abbondanza. Già i Romani utilizzavano ingredienti che ancora oggi si trovano nella cucina locale, come grano, legumi e carne suina. Con il declino dell'Impero Romano, il Medioevo vide l'affermarsi di importanti Signorie, tra cui quelle di Parma, Modena, Bologna e Ferrara, che hanno contribuito a preservare e sviluppare la cultura culinaria della regione.


Rinascimento

Nel Rinascimento, le corti emiliane diventarono veri e propri centri di raffinatezza culinaria. I cuochi al servizio dei nobili crearono piatti elaborati, mescolando ingredienti pregiati come tartufo, parmigiano e carne lavorata con altri più semplici, come grano e carne suina. È proprio in questo periodo che nascono alcune delle preparazioni più celebri che ancora oggi rappresentano l’Emilia: pasta fresca all’uovo e ripieni ricchi sono diventati simboli della cucina regionale.

L'Ottocento e il periodo pre-unitario

Nel XIX secolo, la cucina emiliana cominciò a diffondersi anche tra le classi popolari, grazie all’abilità di trasformare ingredienti semplici ma sostanziosi in piatti deliziosi. Piatti come polenta, ragù alla bolognese e cotechino, accompagnati da contorni di legumi e verdure, sono diventati un pilastro della cucina quotidiana. Queste preparazioni sfruttavano al meglio le risorse locali e si basavano su metodi di conservazione tradizionali, come la salatura, la stagionatura, il sott’olio e il sotto aceto.

Foto composita con specialità emiliane

Dall'Unità d'Italia a oggi: riconoscimenti

Con l'Unità d'Italia e l’industrializzazione, la cucina emiliana ha consolidato la sua fama, diventando una delle più apprezzate a livello nazionale e internazionale. Prodotti come Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e Aceto Balsamico di Modena hanno ottenuto riconoscimenti DOP e IGP, diventando simboli del Made in Italy in tutto il mondo. Ancora oggi, la cucina emiliana è un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola, con un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.

La valorizzazione della carne, in particolare quella suina, che compare in antipasti, primi, secondi e contorni, insieme ai numerosi formaggi locali, è stato uno dei principali fattori che ha reso questa cucina così apprezzata.

Dopo l’industrializzazione e l’Unità d’Italia, la cucina emiliana si è affermata come una delle tradizioni culinarie settentrionali più rinomate a livello internazionale. Con l’introduzione delle certificazioni alimentari, prodotti come Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Aceto Balsamico di Modena, Ragù alla Bolognese e Mortadella sono diventati simboli di questa regione, favorendo anche lo sviluppo del turismo enogastronomico.

collage pasta emiliana e torta di riso

Adattamenti e piatti dimenticati

Oggi, grazie ai social network e al turismo, molte delle ricette tradizionali sono state adattate alle esigenze di un pubblico sempre più attento e variegato. Lasagne, tortellini e tagliatelle al ragù sono stati rivisitati per chi segue diete vegetariane o vegane, permettendo a tutti di assaporare la cucina emiliana, sebbene non nella sua versione originale.

Accanto a piatti conosciuti in tutto il mondo (o quasi) - come la mitica piadina, gli Spaghetti alla bolognese, la deliziosa Torta tenerina o la Torta di riso - nella cucina emiliana ci sono altri piatti gustosi, ma meno conosciuti che non sono riusciti a entrare nella classifica dei piatti più famosi. Tra questi ricordiamo la Zuppa imperiale, piatto romagnolo costituito da piccoli cubetti a base di semolino, la Zuppa inglese, dolce al cucchiaio che nonostante il nome è italianissimo, i sughi di mosto, i Calzagatti, piatto modenese che vede l'unione di polenta e fagioli in piacevoli bocconcini fritti e infine gli Smeraldini e i Balanzoni che si possono considerare i fratelli meno famosi dei tortellini.

Tour e Sapori dell'Emilia-Romagna

Un percorso che vi coinvolgerà tra antiche tradizioni, paesaggi incredibili ed esperienze Cesarine: da Parma con il suo celebre Parmigiano Reggiano, a Modena, la patria dell'Aceto Balsamico, passando per Bologna, nota come "la Grassa", fino a Rimini, una città che offre sapori di mare. In questo itinerario con i corsi e i tour enogastronimici di Cesarine sarete guidati tra delizie e tradizioni culinarie tipiche dell'Emilia-Romagna.

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