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Ciacci Montanari con salumi e formaggi su un tagliere, tradizioni gastronomiche modenesi

Dall’Appennino modenese, un piatto semplice e gustoso: i Ciacci Montanari

Nelle antiche trattorie o nelle sagre che tra la fine dell’estate e l’autunno vivacizzano l’Appennino modenese, è facile imbattersi in una specialità sconosciuta ai più, un vero e proprio esempio di ricetta povera, tanto semplice da fare quanto gustosa da mangiare: i Ciacci Montanari.

Cosa sono i Ciacci Montanari

Tipici delle colline modenesi, soprattutto dell’area attorno a Palagano, i ciacci (chiamati anche “ciaci” o, in zone vicine alla Toscana, “necci”) non sono altro che dischi circolari preparati con una miscela densa (la cosiddetta “colla”) a base di farina, acqua e sale. La colla viene poi versata dalle mani esperte dei “ciacciai” sulle “cottole”, delle piastre di ferro o alluminio scaldate e unte con la cotica di suino, fino a ottenere delle crêpes dorate che possono essere farcite in mille modi diversi: con la tradizionale “cunza” (un pesto di lardo, aglio, rosmarino e Parmigiano Reggiano, usato anche per imbottire le tigelle), con salumi e formaggi o anche con ripieni dolci come marmellate, creme spalmabili o ricotta, miele e cannella. Data la loro versatilità, i ciacci sono quindi ideali come antipasto, ma anche come piatto principale per una cena informale tra amici o parenti.

Ciacci Montanari, preparazione della colla e cottura sulle cottole.

Le origini dei Ciacci Montanari

Come spesso capita per le ricette della tradizione contadina, le origini dei ciacci si perdono nella notte dei tempi, in questo caso letteralmente. Sì perché secondo alcuni  ricercatori, il sistema di preparazione e di cottura dei ciacci farebbe pensare a una tradizione di origine preistorica: nel paleolitico e successivamente nel neolitico era infatti consuetudine scaldare i prodotti della terra tra dischi arroventati di terracotta, un procedimento del tutto analogo a quello usato per cuocere i ciacci. Le prime testimonianze scritte in cui si parla di questa specialità risalgono invece alla metà del 1200. Oggi i ciacci montanari si possono fregiare del Marchio PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali).

La ricetta per preparare i Ciacci Montanari

Se vi è venuta voglia di assaggiare questa specialità, potete recarvi dai nostri Cesarini Barbara e Andrea di Zocca che hanno organizzato un corso di cucina proprio dedicato ai Ciacci. Ma se invece non avete la possibilità di spostarvi fino alle colline modenesi, potete sempre prepararli facilmente a casa vostra seguendo la ricetta che i nostri Cesarini hanno condiviso con noi!

“Questo piatto è legato alla cucina contadina. I Ciacci vanno accompagnati con salumi, o conditi con il tipico pesto Modenese, ma sono ottimi anche con confetture o creme spalmabili”.

Ciacci montanari su tagliere di legno, tradizioni culinarie modenesi

Ciacci Montanari

Le crêpes contadine della tradizione modenese, da farcire con salumi, formaggi o ripieni dolci

DifficoltàFacile
Tempo preparazione10m
CostoBasso

Ingredienti

  • Dosi per 25 ciacci:
  • 800 g farina di grano 0
  • 550 g di latte
  • 550 g acqua
  • 2 cucchiai colmi olio d'oliva
  • 10 g lievito di birra
  • Sale q.b.

Procedimento

  • Sciogliete il lievito nel latte tiepido.
  • Aggiungete quindi tutti gli altri ingredienti e mescolate con la frusta per ottenere un impasto colloso.
  • Scaldate le apposite piastre di metallo, ungetele e versate un mestolo di impasto su una piastra. Coprite con l’altra piastra e schiacciate bene (se non avete le apposite piastre, potete usare una padella da crepes).
  • Cuoceteli girandoli fino a quando non risulteranno ben dorati.

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