Pranzo di Natale, dolce: Struffoli

Dicembre è arrivato e nell’aria si sente già la magia del Natale, un momento perfetto per condividere momenti speciali con la famiglia, anche attorno alla tavola.
Per rendere l’atmosfera ancora più calda e accogliente, vi proponiamo quattro ricette per realizzare uno squisito menù di Natale. Un viaggio per l’Italia per dare al vostro pranzo di Natale un tocco di sapore in più con alcune specialità regionali suggerite dalle nostre Cesarine.

Nei giorni scorsi vi abbiamo presentato la ricetta per preparare uno sfizioso antipasto, la torta di patate; un primo ricco e gustoso, gli Agnolotti alla Cavour e un secondo da leccarsi i baffi, l’arrosto di vitello. Oggi concludiamo il nostro menù natalizio con la ricetta per servire un dolce tipico campano, un dolce che non può assolutamente mancare sulle tavole partenopee durante le feste: gli struffoli. 

A presentarcela è la nostra Cesarina Patrizia da Sant'Agata de' Goti, in provincia di Benevento. La ricetta di Patrizia si discosta un po’ dalle classiche versioni per l’aggiunta di un “ingrediente segreto” che dona all’impasto un gradevole aroma: un goccio di liquore Strega.

“Questa ricetta degli struffoli proviene da mia madre, che ogni anno li preparava con una cura speciale. Nel tempo l’ho fatta mia, apportando piccoli miglioramenti e adattandola al mio modo di cucinare, senza però perdere lo spirito della ricetta originale. Per me prepararli significa rivivere momenti di calore, festa e tradizione: un dolce semplice, ma dal grande valore affettivo”.

Gli struffoli napoletani

Gli struffoli sono dolci tipici natalizi della tradizione campana: si tratta di piccole palline di pasta fritte e ricoperte con abbondante glassa al miele e confettini colorati. Prepararli è facile, meno facile è rintracciare le loro origini. Ma una cosa è certa: vengono da molto lontano. Molto probabilmente erano già conosciuti nella Magna Grecia, di cui Napoli faceva parte, e il loro nome ne tradirebbe l’origine ellenica: “struffolo” deriverebbe infatti dal greco “strongoulos”, cioè “rotondo”. Per altri, invece, gli struffoli avrebbero origine nella penisola iberica, dove è presente un dolce molto simile chiamato piñonate, e la loro diffusione in Campania sarebbe da ricondurre alla presenza del viceregno spagnolo a Napoli dal 1504 al 1713.
Secondo altre versioni, la radice del nome sarebbe da ricollegare a “strofinare”, che è l’azione svolta da chi lavora la pasta per formare i classici “cordoncini” prima che vengano tagliati a tocchetti; oppure a “strutto”, il grasso usato originariamente per impastarli e friggerli.

Per trovare le prime testimonianze scritte bisognerà attendere il 1600, quando in due famosi trattati di cucina vengono nominati gli “strufoli  alla romana”, la cui preparazione è del tutto analoga a quella degli struffoli napoletani.